Introduzione
Nel corso degli anni il mio interesse e il mio amore per gli oli essenziali sono cresciuti costantemente. La mia esperienza personale mi ha fatto apprezzare le loro virtù in campo fisico, emozionale e spirituale.
Gli oli essenziali possiedono insuperabili proprietà terapeutiche, preziose per curare il corpo fisico dalle varie patologie, difenderlo da tutte le aggressioni e incrementarne il benessere e le prestazioni.
Si possono impiegare in campo psicologico, grazie alla loro capacità di influenzare in maniera costante il sistema nervoso, sia quello centrale, che quello periferico. Infine, la loro azione si estende anche al campo delle energie, alla realtà vibrazionale.
Ma gli oli essenziali sono pur sempre delle sostanze, appartengono al piano del corpo, della fisica e della chimica. Sono costituiti da molecole, fatti di atomi di carbonio, idrogeno, ossigeno, zolfo e azoto. Non si può quindi prescindere dalla conoscenza delle proprietà fisiche, che sono l'espressione materiale della loro valenza sottile.
Addentrandosi nella chimica di base ci si rende subito conto di quanto meravigliose siano queste "essenze" che racchiudono in una goccia un intero mondo da scoprire. Muoversi in questa terra ignota non è facile, soprattutto all'inizio del cammino, quando le nozioni sono così numerose e tutte fondamentali, nessuna è superflua, non ci sono cose meno importanti da sapere e non si può trattarle con leggerezza, perché una sola goccia possiede un potere dirompente.
È stato calcolato che una sola goccia di olio essenziale di menta piperita equivale a ventotto tazze di infuso di menta. Un singolo olio essenziale può contenere oltre trecento diversi componenti attivi, il più piccolo dei quali ha la stessa importanza di quelli maggiormente rappresentati.
L'olio essenziale di pompelmo è composto da limonene per oltre il 90%, esattamente come l'arancio dolce. Si può forse dire che questi oli siano uguali? Assolutamente no, sono oli molti diversi tra loro, pur possedendo dei caratteri in comune. Il profumo caratteristico del pompelmo è dovuto alla presenza del thioterpineolo. Questa molecola rappresenta meno di un ppb (parte per bilione), ovvero meno dello 0,0000001%, l'equivalente di cinque gocce in una piscina olimpionica. Eppure, la sua presenza, domina la fragranza del pompelmo.
Diventa quindi impossibile concentrarsi su pochi principi, i più ricorrenti e abbondanti, come: 1,8-cineolo, limonene, verbenone, eugenolo, timolo, pinene, thuyanolo, azulene, fellandrene e acetato di terpenile.
Una delle domande ricorrenti durante i miei corsi di Aromaterapia è la ricerca di un metodo di classificazione, di una regola da seguire e di una metodica di indagine e studio. Molte sono le proposte in questo senso: classificare gli oli essenziali in base alla famiglia chimica dominante, classificarli in base alla nota predominante, ad alcuni parametri chimici o fisici (come la densità, l'intensità del profumo, il tasso di evaporazione).
In questo libro è contenuto un metodo di classificazione basato sul colore, beninteso non il colore dell'olio, ma piuttosto il colore delle sue attività. Ho elaborato questo sistema nel corso degli ultimi anni, utilizzando le scoperte più recenti nel campo della fisica, della fisiologia e della biologia, coniugandole con la tradizione e la storia dell'Aromaterapia e dei profumi, una storia che ha le radici nelle epoche più remote.
Questo libro può essere considerato come una "guida di viaggio", contiene informazioni pratiche e immediatamente fruibili, indicazioni precise su dove andare, cosa fare, cosa non fare, in sintesi su come prepararsi al meglio e come affrontare con serenità il viaggio nella terra dei profumi. Come ogni buona guida lascia spazio a molti approfondimenti, anzi, suggerisce e stuzzica la curiosità, propone itinerari "segreti" e invita a scoprire di più.